Radioprotrezione: introduzione

Il mio compito è di introdurre questo corso che parlerà della nocività della radiazione ionizzante, in sostanza. Noi abbiamo una normativa molto recente, solo parzialmente attuata in una discoteca da parte del territorio nazionale, e il corso ha il compito di chiarire quali sono gli aspetti importanti di questa normativa. Vedremo alcune slide introduttive e poi i vari docenti del corso faranno le parti al loro rispettivo. Noi sostanzialmente parliamo di radioprotezione, che è un problema critico perché si tratta di una normativa complessa che comprende non solo aspetti di radioprotezione medica, ma anche concetti di fisica che spesso sono un po' difficili da comprendere per i lavoratori e la popolazione.

Comprende problemi legati all'esposizione del paziente, anch'essi molto complessi per la variabilità della tracciabilità. Comprende problemi dell'ubicazione delle abitazioni, dell'autorizzazione degli impianti. La normativa tratta questa recente anche dei rifiuti e delle emergenze. Tratta dei vari enti coinvolti, il tutto in una sorta di nuovo testo unico sulla radioprotezione che abroga numerose disposizioni precedenti. Ci sono differenti organi di vigilanza coinvolti nelle valutazioni dei giudizi. Ci sono sanzioni penali generalmente più elevate e ci sono norme che devono essere tenute presenti non solo da coloro che sono esposti professionalmente, ma anche dalla popolazione e dai medici che prescrivono la diagnostica per immagini, in quanto spesso queste prescrizioni potrebbero essere ottimizzate in senso di minore esposizione del paziente.

Allora, che era normativa della rivoluzione prevede che il datore di lavoro debba acquisire una relazione contenente le valutazioni e le indicazioni di radioprotezione sulle attività. I datori di lavoro devono provvedere perché gli ambienti vengono individuati, delimitati, segnalati e classificati. I lavoratori devono essere classificati all'esperto qualificato. Siamo nell'ambito della radioprotezione che riguarda i lavoratori e ancora non la popolazione, ma comunque, datore di lavoro devono predisporre norme interni di protezione e sicurezza. I lavoratori, sempre nell'ambito delle norme di radioprotezione che tutelano gli esposti professionalmente alle radiazioni ionizzanti, devono avere i necessari mezzi di sorveglianza dosimetrica di protezione. Deve essere ridotto il rischio. I lavoratori devono osservare le norme. Devono provvedere, cioè, i datori di lavoro devono provvedere affinché siano indicate con contrassegni le sorgenti e le radiazioni ionizzanti. I datori di lavoro devono provvedere affinché i lavoratori abbiano i risultati della sorveglianza dosimetrica. I lavoratori, a loro volta, devono osservare le disposizioni, devono usare i dispositivi di sicurezza, usare i mezzi di sorveglianza, non simmetrica segnalare i deficit sui dispositivi e mezzi di sicurezza se non funzionano, in modo che possano essere cambiati, e non devono rimuovere i dispositivi e gli altri metodi di sicurezza. Non devono compiere operazioni o manovre che possono compromettere la sicurezza. Devono sottoporsi alla sorveglianza medica e i lavoratori che svolgono per gli errori di lavoro più attività che rispondono a rischio devono rendere noto al datore di lavoro delle attività svolte presso gli altri e questo è un obbligo di comunicazione reciproca molto importante, spesso disatteso da coloro che operano in ambito professionale con le radiazioni ionizzanti.

Ma la normativa di radioprotezione contempla delle norme che definiscono chi è l'esperto qualificato, se è abilitato di primo, secondo o terzo grado le radiazioni. O terzo grado le radiazioni ionizzanti, dalle guerre difenderci difendersi sono le radiazioni elettromagnetiche, i raggi X, i raggi gamma soprattutto ma anche poi le particelle alfa, beta, le fonti di esposizione possono essere naturali o artificiali. E la normativa insomma tiene insieme le leggi, norme, procedure tese alla protezione di effetti nocivi sui lavoratori, sui pazienti per quanto riguarda l'esposizione derivante da esami diagnostici e da terapie, sulla popolazione generale per quanto riguarda le esposizioni che possono interessare, e anche sull'ambiente per quanto riguarda gli effetti indotti sulla popolazione umana. Si tiene presente in questa normativa soprattutto la legislazione internazionale, le norme LCRP e che è la commissione per la protezione del radiazioni, la legislazione italiana e quindi recepimento di direttive eurotom e le norme che stabiliscono la presenza di figure particolari riguardo all'esperto qualificato, l'esperto del radon, il medico autorizzato.

Ci sono interventi medici di radioterapia, di radiodiagnostica, di diagnostica di medicina nucleare, per i quali i medici, il personale che opera, deve essere in possesso di una specializzazione e di una laurea. È consentito anche l'impiego di apparecchi radiologici in campo medico come supporto dell'attività particolare, per esempio, gli odontoiatri, ma l'odontoiatra deve essere a conoscenza perfetta del rischio della radiazione ionizzante. Ci sono anche i tecnici sanitari di radiologia medica e gli esperti fisici che sono coinvolti in questa complessa legislazione volta a limitare i danni sia somatici che genetici e gli effetti stocastici e non stocastici delle radiazioni, vedete, che possono essere utilizzate nell'ambito medico una serie diversa di radiazioni o di sorgenti e metritrici di raggi X, di raggi gamma, di raggi alfa, di raggi beta, di neutroni che hanno un potenziale di penetrazione diverso e hanno un'origine ovviamente diversa.

 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad sullla Radioprotezione, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto dalla video lezione del Prof. Agostino Messineo

Potrebbero interessarti anche...
Lunedì 3 Giugno

Malattie rare

Salve, sono Giuseppe Zampino, un pediatra genetista che si occupa di bambini con malattie rare, in modo particolare ...